Il Comune di Lonato del Garda ha approvato il regolamento comunale “Disciplina sull'impiego dei fertilizzanti di ‘tipo B’ sui suoli del territorio comunale”.
Il documento definisce una serie di regole per l’utilizzo di fertilizzanti di “tipo B” (che contengono azoto nitrico, azoto ammoniacale, potassio e fosforo) sui suoli comunali e, come spiega il sindaco Roberto Tardani, «è stato redatto per salvaguardare l’ambiente e i terreni agricoli, valutandone la reale necessità di utilizzo al fine di evitare che si verifichi impaludamento dei suoli e accumulo nei fossi e canali, ma soprattutto per tutelare la salute dei concittadini e prevenire ogni molestia olfattiva. Su quest’ultimo aspetto, sarebbe necessario una normativa nazionale che ci permetta di tutelare al meglio i nostri cittadini, normativa già presente in altri Paesi europei; sarebbe altresì necessaria una revisione della normativa nazionale riguardo l’utilizzo dei gessi di defecazione equiparandoli ai fanghi in agricoltura, nella speranza che il governo non lasci i sindaci con armi spuntate nella difesa della salute pubblica».
L’utilizzo di tali sostanze, infatti, non deve causare fastidi ai residenti che abitano nelle zone limitrofe ai terreni agricoli per via di odori e proliferazione di insetti.
Questo regolamento, commenta l’assessore all'Ecologia e Ambiente Christian Simonetti, «è frutto di uno studio e di un “lavoro di squadra”: è stato redatto consultando esperti e associazioni di categoria. Lo abbiamo presentato alla Consulta Ecologia-Ambiente del Comune, alla Commissione Affari istituzionali e, infine, è stato approvato all'unanimità dal Consiglio comunale nella seduta del 19 giugno scorso. A Lonato, per fortuna, sono pochissimi i terreni in cui viene spanto questo materiale, ma ci siamo mossi preventivamente per tutelare la qualità di vita dei residenti e l’ambiente in cui viviamo».
Come accennato, il regolamento stabilisce una serie di norme di utilizzazione agronomica da parte delle aziende del territorio comunale di prodotti fertilizzanti provenienti da attività industriali di recupero di residui di lavorazione, compresi fanghi di depurazione e gessi di defecazione. Restano esclusi dal disciplinare i prodotti derivanti da attività agricola e zootecnica (già normati dalla Direttiva Nitrati). Le aziende saranno tenute a presentare, preventivamente, una relazione pedoagronomica redatta da agronomo certificato. Le aziende agricole dovranno seguire e rispettare le modalità e distribuzione di tali fertilizzanti sul terreno dettate dal nuovo regolamento, che è stato inserito nel Regolamento di Polizia urbana. E, in caso di mancato rispetto delle norme previste, si applicheranno sanzioni fino a un massimo di 3.000 €.
I controlli del corretto utilizzo agronomico dei fertilizzanti sui terreni saranno effettuati da personale degli uffici di competenza e da un agronomo professionalmente specializzato, incaricato dall'Amministrazione comunale.