La città di Lonato del Garda si è svegliata stamattina con un compito molto importante: riportare al suo stato originale la panchina rossa di Piazza Matteotti, sotto la Torre Civica, simbolo di contrasto verso ogni forma di violenza e in ricordo di tutte le vittime di femminicidio, che durante la notte è stata oggetto di un atto vandalico e offensivo.
La panchina è storicamente il simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza. Vuole essere un mezzo di comunicazione volto a sensibilizzare verso il femminicidio e la violenza maschile sulle donne e collocata in uno spazio pubblico, mantiene viva una presenza.
L’iniziativa dell’Amministrazione Comunale: ridipingere con la vernice rossa le parole disdegnose riportate accanto alla targa apposta sulla panchina. Oltre al Sindaco, Roberto Tardani, presenti stamattina il Vicesindaco e Assessore all’urbanistica ed edilizia privata, Monica Zilioli, il Consigliere delegato alle pari opportunità, Maria Anelli, l’Assessore alla cultura ed eventi, Mariangela Musci, l’Assessore ai servizi sociali e pubblica istruzione, Nicola Bianchi, i Consiglieri Laura Giacomelli, Paola Perini, Paola Comencini, Davide Bollani. Ciascuno una pennellata e l’apposizione di un mazzo di rose in segno di rispetto e ricordo del messaggio profondo che la panchina rappresenta. L’iniziativa del Sindaco è stata accolta e condivisa anche dal Consigliere Andrea Locantore pur non potendo partecipare per motivi di lavoro.
“Pensavano di insultare le donne e invece hanno colpito tutti. Imbrattare una panchina rossa simbolo della lotta alla violenza di genere (una battaglia che riguarda tutti, uomini e donne) è un gesto oltre che vile, ignorante. Non sarà certo una provocazione come questa a scalfire l’impegno della comunità lonatese nella difesa dei diritti violati e non sarà certo l’azione di vandali a cancellare il messaggio di quella panchina rossa e la memoria delle donne che hanno subito violenza”. Commenta così il Sindaco di Lonato, Roberto Tardani, l’accaduto, ribadendo come la città dica no ad ogni forma di violenza perpetrata nei confronti delle donne.